Along the way you will find monuments, two museums and the intriguing village of Rochetta a Volturno.Rochetta a Volturno is a medieval settlement that was deserted after a series of landslides in the region. The village was then destroyed by US troops in the summer of 1944 for the recording of a documentary.Don't miss this opportunity to explore one of the most fascinating and scenic trails in Italy!

Italy

Exterior view of Battiloro Palace 

Rocchetta a Volturno

Rochetta to Monte Marrone

La Battaglia di Monte Marrone del 31 marzo 1944 è un episodio militare cruciale per la definizione del conflitto tra Alleati e tedeschi lungo la Linea Gustav. Grazie alla conquista della vetta del massiccio delle Mainarde gli alleati riuscirono agevolmente a spostarsi verso la città di Cassino la cui liberazione avrebbe aperto la strada verso la riconquista della capitale italiana. L’operazione militare su progettata e realizzata interamente dalle truppe italiane. In considerazione di una fase di stallo del conflitto, dovuta anche alla paventata inespugnabilità della vetta del Monte Marrone, stabilmente presidiata dai soldati nazisti, il generale Umberto Utili elaborò un piano operativo legato all’effetto sorpresa. Il I raggruppamento motorizzato di stanza presso l’alta valle del Volturno, a metà del marzo 1943 si rinforzò grazie all’ingresso nelle proprie fila del Battaglione Alpini Piemonte, proveniente dalla Puglia. Fu allora che Utili, considerata l’esperienza degli Alpini, elaborò la nuova strategia di aggressione della cima presidiata dal nemico. Il generale immaginò la scalata delle pareti rocciose durante la notte al fine di cogliere di sorpresa le truppe tedesche. L’operazione autorizzata dal comando alleato fu svolta dagli Alpini del Battaglione Piemonte a partire dalle prime ore del mattino del 31 marzo 1944. In poche ore gli alpini coprirono un dislvello di circa 700 metri nel buio totale, giungendo presso la vetta intorno alle 6.00 del mattino e cogliendo di sorpresa i nazisti, costretti alla resa. Lo scontro fu minimo e non causò danni di rilievo. La conquista del Monte Marrone rappresentò però una importante tappa nell’avanzata degli eserciti alleati verso il nevralgico centro di Cassino, la cui liberazione avrebbe poi condotto direttamente verso Roma.La Battaglia inoltre certificava il contributo dell’esercito italiano, la cui capacità venne riconosciuta anche dal Comando supremo Alleato che approvò l’istituzione di una nuova unità in sostituzione del I Raggruppamento Motorizzato. Sulle alture molisane delle Mainarde nacque il Corpo Italiano di Liberazione, entità che ricomprendeva tutti i militari italiani impegnati nella campagna di liberazione del paese dal nazi-fascismo.

Battaglia di Monte Marrone

Il Museo del Corpo Italiano di Liberazione “Aldo Moro” inaugurato nel 2018, grazie alla sua esposizione rende omaggio al contributo dei combattenti italiani impegnati nella conquista della Linea Gustav durante il 1943-1944. Il progetto storico del Museo ha preso avvio molti anni prima grazie al prezioso contributo degli storici locali, impegnati a restituire al territorio quanto realizzato durante i difficili anni in cui il Secondo conflitto mondiale aveva fatto tappa in Molise. Il Museo è allestito secondo una suddivisione di sette padiglioni ubicati in altrettante sale, dedicate sia agli aventi più significativi che hanno caratterizzato la vita dell’unità militare italiana, sia alle differenti fasi del conflitto lungo la Linea Gustav. In particolare, viene dato risalto mediante l’esposizione, di reperti, scritti, materiali appartenuti ai soldati e la proiezione di video al contributo fattivo fornito dagli italiani all’interno dello schema della Cobelligeranza.Un padiglione è dedicato all’arrivo di Aldo Moro presso Scapoli il 22 aprile 1968 per commemorare l’anniversario della nascita del CIL. Allo statista è inoltre dedicata la denominazione del Museo.Il Museo è visitabile dal giovedì alla domenica dalla 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.30. E’ consigliabile la prenotazione.Presso il Comune di Scapoli è possibile inoltre visitare il Palazzo dei marchesi Battiloro sede del Comando delle operazioni militari, e i monumenti e le targhe commemorative dedicate ai caduti del CIL, ubicate presso il centro storico della cittadina.

Museo del Corpo Italiano di Liberazione  'Aldo Moro'

Il Monumento al Corpo Italiano di Liberazione rappresenta una commemorazione permanente dei soldati italiani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare durante la fase successiva all’armistizio con gli Alleati. L’installazione formata da cubi di marmo tra loro adiacenti, dedicati ciascuno ad una delle venti regioni italiani, simboleggia una delle più rilevanti imprese militari compiute dai soldati italiani lungo la linea Gustav. Tra il 30 e il 31 marzo 1944, con un piano elaborato dal generale Umberto Utili e approvato dal comando Alleato, un plotone di militari del Battaglione Alpini Piemonte scalò a partire dalle prime ore del mattino, l’inconquistabile vetta del Monte Marrone. I soldati tedeschi che presidiavano l’altura, colti di sopresa, rimasero sgomenti e vennero catturati. La conquista della vetta avrebbe aperto alle truppe alleate la a via verso Cassino e successivamente verso Roma. L’importante successo sancì il definitivo riconoscimento dell’autonomia dei battaglioni italiani del Primo Raggruppamento Motorizzato uniti sotto una nuova formazione, denominata Corpo Italiano di Liberazione.L’opera d’arte è stata realizzata nel 1974 da Vittorio Viotti, scultore e partigiano. Ogni anno, il 25 aprile, diventa meta di ritrovo e di commemorazione per l’intera comunità del Molise.Nei pressi del Monumento ai Caduti del CIL è possibile visitare il monumento memoriale del Partigiano e scrittore Giame Pintor, che da giovane ventiquattrenne perse la vita saltando su una mina antiuomo durante un’operazione di resistenza contro i tedeschi, nel dicembre del 1943.Presso le alture del Monte Marrone, durante la visita della tappa sarà possibile effettuare, su prenotazione, itinerari di trekking e rampicate sulle pareti rocciose grazie all’attività di alcune associazioni locali.Infine per gli appassionati di arte, poco prima dell’approdo al Momumento è possibile visitare la casa dove il pittore Charles Lucine Moulin scelse di trascorre gli ultimi anni della sua vita lontano dalla città, a contatto con la natura.

Monumento CIL Monte Marrone

Il Borgo antico di Castelnuovo al Volturno, frazione più antica e popolosa di Rocchetta a Volturno simboleggia uno tra gli episodi più peculiari realizzati durante le operazioni di conquista della Linea Gustav, da parte degli eserciti Alleati. Posto nella strategica valle alle pendici del Monte Marrone, il borgo estremamente caratteristico per la conformazione dell’abitato, venne fatto sfollare nel giugno del 1944 dalle truppe statunitensi. La fase più cruenta del conflitto aveva oramai gradualmente lasciato l’area dell’alto Volturno per spostarsi verso la capitale italiana, tuttavia le truppe USA profittarono della fase di apparente calma per effettuare un’operazione estremamente particolare. A partire dal 5 giugno 1944 i militarti statunitensi emanarono un proclama alla popolazione intimando a tutti i residenti di abbandonare al più presto la propria abitazione. La scusa utilizzata era quella di una procedura di disinfestazione che avrebbe occupato l’attività delle truppe per le successive due settimane. In realtà, gli americani appurato l’abbandono totale della frazione attuarono un diverso piano. Il 17 giugno venne messo in scena un vero e proprio combat film, con la realizzazione di scenari ed elementi di guerra il più verosimili possibile, documentati da cinepresi e sotto una precisa regia. Il paese fu sottoposto a cannoneggiamenti, raffiche di artiglieria, esplosioni, tutte filmate, montate e successivamente riprodotte come docufilm nelle sale cinematografiche statunitensi, con l’intento di enfatizzare il ruolo delle truppe USA nella liberazione dell’Europa. Il dazio pagato dalla popolazione e dal piccolo borgo fu la distruzione di circa l’85 per cento delle abitazioni. Oggi ciò che rimane di quel tragico episodio è percorribile per le strade del borgo antico, ove tra i resti del caseggiato antico, che porta i segni del passato, è possibile apprezzare spazi dedicati al ricordo degli eventi del giugno ’44.

Borgo Antico Castelnuovo al Volturno

Il Museo Internazionale delle Guerre Mondiali di Rocchetta Volturno, nato nel 2010 dall’’iniziativa di un’associazione locale, è diventato uno dei principali punti di riferimento della museologia inerente i conflitti mondiali. Ubicato alle pendici del Monte Marrone, lungo il tracciato della Linea Gustav, il Museo dedica particolare attenzione alla ricostruzione delle vicende belliche che hanno caratterizzato l’attraversamento dell’Italia centro-meridionale da parte degli eserciti Alleati e delle truppe tedesche, tra il 1943 ed il 1945. Tramite materiali, uniformi, armi, mezzi militari ed oggetti appartenuti ai soldati, i padiglioni del museo, organizzati secondo i differenti periodi storici e secondo gli eserciti combattenti, consentono una piena immersione nella storia concreta, crudele ed umana che, passando dalla difficile conquista delle posizioni sulla Linea Gustav ha condotto alla liberazione della penisola. L’esposizione suddivisa in aree copre complessivamente 900 metri quadrati, con la presenza di hangar esterni ospitanti velivoli, automezzi militari ed elementi dell’artiglieria pesante nonchè una sala tecnica con oltre 150 armi originali. A completare la struttura vi è una fornita biblioteca-archivio aperta allo studio ed alla consultazione da parte di appassionati e studiosi dei periodi storici presi in oggetto dalle sale espositive. Il Museo diventa oggi centro della vita culturale della comunità dell’alto Volturno con la frequente realizzazione di seminari, convegni e presentazioni. Il Migm ha instaurato inoltre formali collaborazioni con strutture di ricerca accademiche nonchè con l’Archivio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.

Museo Internazionale delle Guerre Mondiali

Escursione

Liberation Route Europe is a Council of Europe certified cultural route connecting people, places and events in order to remember the liberation of Europe from Nazi-Fascist occupation during the Second World War and to reflect on the long-term consequences of the war through a scientific and pluralistic approach.With hundreds of sites and stories in nine European countries, the route connects the main regions along the axis followed by the Allied forces in 1943-1945.LRE Italy is proud to present a new touristic and cultural proposal the “Liberation Route Europe Trails in Italy”. This ambitious project aims to create an Italian system of memorial trails from North to South and connecting the regions affected by the liberation of Italy.You can discover and visit museums, monuments and landmarks while discovering moving stories and the very first Liberation Route Italy themed routes.

Rochetta to Monte Marrone

Siti e storie lungo il percorso

Battaglia di Monte Marrone

Museo del Corpo Italiano di Liberazione 'Aldo Moro'

Monumento CIL Monte Marrone

Borgo Antico Castelnuovo al Volturno

Museo Internazionale delle Guerre Mondiali