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Monumento CIL Monte Marrone


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Il Monumento al Corpo Italiano di Liberazione commemora il contributo fornito dai soldati italiani alla lotta al nazi-fascismo tra il 1943 il 1945. La conquista della vetta di Monte Marrone racchiude una delle pagine fondamentali scritte dai militari del ricostituito esercito italiano.

Il Monumento al Corpo Italiano di Liberazione rappresenta una commemorazione permanente dei soldati italiani caduti durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare durante la fase successiva all’armistizio con gli Alleati. L’installazione formata da cubi di marmo tra loro adiacenti, dedicati ciascuno ad una delle venti regioni italiani, simboleggia una delle più rilevanti imprese militari compiute dai soldati italiani lungo la linea Gustav. Tra il 30 e il 31 marzo 1944, con un piano elaborato dal generale Umberto Utili e approvato dal comando Alleato, un plotone di militari del Battaglione Alpini Piemonte scalò a partire dalle prime ore del mattino, l’inconquistabile vetta del Monte Marrone. I soldati tedeschi che presidiavano l’altura, colti di sopresa, rimasero sgomenti e vennero catturati. La conquista della vetta avrebbe aperto alle truppe alleate la a via verso Cassino e successivamente verso Roma.

L’importante successo sancì il definitivo riconoscimento dell’autonomia dei battaglioni italiani del Primo Raggruppamento Motorizzato uniti sotto una nuova formazione, denominata Corpo Italiano di Liberazione.

L’opera d’arte è stata realizzata nel 1974 da Vittorio Viotti, scultore e partigiano. Ogni anno, il 25 aprile, diventa meta di ritrovo e di commemorazione per l’intera comunità del Molise.

Nei pressi del Monumento ai Caduti del CIL è possibile visitare il monumento memoriale del Partigiano e scrittore Giame Pintor, che da giovane ventiquattrenne perse la vita saltando su una mina antiuomo durante un’operazione di resistenza contro i tedeschi, nel dicembre del 1943.

Presso le alture del Monte Marrone, durante la visita della tappa sarà possibile effettuare, su prenotazione, itinerari di trekking e rampicate sulle pareti rocciose grazie all’attività di alcune associazioni locali.

Infine per gli appassionati di arte, poco prima dell’approdo al Momumento è possibile visitare la casa dove il pittore Charles Lucine Moulin scelse di trascorre gli ultimi anni della sua vita lontano dalla città, a contatto con la natura.

Rocchetta Alta, 86070, Rocchetta a Volturno