Bastogne, cittadina del Belgio meridionale immersa nelle Ardenne, a pochi mesi dalla sua liberazione subirà un nuovo attacco da parte dei tedeschi. Il loro obiettivo era conquistare Anversa, ma vennero bloccati a Bastogne e misero in atto una “offensiva” avanzando verso la città. Bastogne fu accerchiata ed ebbe inizio un feroce assedio in circostanze difficili.
Quando le Screaming Eagles della 101a divisione aviotrasportata furono accerchiate dai tedeschi a Bastogne, le condizioni erano proibitive per i soldati americani. Già a corto di munizioni, di cibo e di abbigliamento adeguato per il freddo, i cieli nuvolosi impedivano l’arrivo di approvvigionamenti per via aerea. I rinforzi erano a una settimana di distanza da Bastogne.
Un attacco aereo lanciato sulla stazione di soccorso eliminò gran parte della compagnia medica e ferì molti soldati. Sebbene gli americani fossero in netta inferiorità numerica, il generale McAuliffe ordinò ai suoi uomini di formare un perimetro di 360 gradi attorno ai cannoni del 333° Battaglione di artiglieria. Le truppe comunicarono rapidamente e si misero in posizione per contrastare le truppe d’attacco tedesche. La battaglia andò avanti così a lungo.
Quando il comandante tedesco Lüttwitz intimò la resa delle truppe americane, il generale McAuliffe rispose: “Al comandante tedesco. Mai!”
Alla fine, i cieli si aprirono e i rifornimenti aerei raggiunsero Bastogne. I soldati rimasti senza munizioni furono salvati dai velivoli di soccorso. Dopo il suo arrivo, Patton riuscì a neutralizzare l’offensiva tedesca delle Ardenne. Tuttavia, questa controffensiva non sarebbe stata possibile senza la strenua difesa di Bastogne da parte delle Screaming Eagles.
