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Piazza San Michele e gli scontri del dicembre 1920


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Il battesimo della violenza dello squadrismo fascista a Lucca, si tiene il 14 dicembre 1920 durante un comizio politico nei pressi del Loggiato di Palazzo Pretorio in Piazza San Michele.

Nel 1919, Benito Mussolini ha fondato i Fasci di combattimento, un soggetto politico che anche in Toscana conosce una rapida crescita in termini di iscritti.
La provincia di Lucca che soltanto un paio di settimane prima ha subito gli effetti del devastante terremoto che vede il suo epicentro nella Garfagnana, nel settembre 1920 si avvia alla fondazione di una sezione locale del fascio.

Il 14 dicembre 1920, si tiene il “battesimo dello squadrismo” a Lucca,  nella centralissima Piazza S. Michele, dove circa 500 persone si sono riunite in occasione di un comizio socialista contro l'aumento dei prezzi, i fascisti lucchesi, tra i quali fa la sua apparizione il futuro capo del fascismo locale, Carlo Scorza, aggrediscono l'onorevole Lorenzo Ventavoli di Monsummano Terme e i cittadini presenti alla manifestazione di protesta. Agli squadristi lucchesi si uniscono gli oltre 300 camerati di Pisa e di Siena giunti in città. Per riportare l’ordine la Guardia Regia spara sulla folla mentre le camicie nere rientrano indisturbate nella propria sede di via S. Andrea. Restano a terra 19 feriti e due morti, Valente Vellutini, proprietario di una filanda, e l’ex consigliere comunale liberale Angelo Della Bidia.
Il giorno seguente, di fianco alla chiesa di San Michele, fanno la loro comparsa alcune scritte cubitali con la perentoria e minacciosa affermazione: "A Lucca comanda il fascio”.

Piazza San Michele, 55100 Lucca