Italia / Monumento

Cippo in memoria di Ermida Fortini e Adelaide Baisi


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Ermida Fortini e Adelaide Baisi, abitanti a Vagli di Sotto (LU), morirono il 20 febbraio 1945 per l'esplosione di una mina appena superata la località Casone di Profecchia. Erano dirette a piedi verso il passo delle Radici e l’Emilia-Romagna per reperire alimenti per la famiglia.

L'inverno 1944-1945 fu estremamente complesso per le famiglie che abitavano il territorio montano della Garfagnana. La guerra, i bombardamenti, la presenza delle truppe tedesche, le problematiche nel reperimento dei generi alimentari si unirono a un clima gelido che comportò abbondanti nevicate e difficoltà logistiche. Le famiglie del territorio erano solite basare la propria sussistenza su attività tipiche, come la raccolta di legname, l'agricoltura, la pastorizia, l'allevamento, la caccia e la pesca, ma questi lavori con l'occupazione nazista subirono un blocco produttivo dovuto agli obblighi di leva, alle requisizioni, alla mancanza di uomini abili al lavoro, alle distruzioni dei bombardamenti e al pericolo dovuto all'acuirsi delle violenze tedesche. Le donne solevano muoversi a piedi per decine di chilometri nel tentativo di recuperare cibo per la propria famiglia.

Due donne di Vagli di Sotto, Ermida Maria Fortini di 45 anni e Adelaide Baisi di 42 anni, si stavano recando in Emilia-Romagna lungo la Strada Provinciale 72 del Passo delle Radici quando lo scoppio di una mina, in prossimità della zona detta “Il Camerale” poco oltre la località Casone di Profecchia, provocò il loro decesso. Erano dirette oltre il confine regionale per cercare delle granaglie di cui era ricco quel territorio.

Nel luogo della morte è stato apposto un cippo composto da due piccole lapidi in marmo bianco in loro ricordo. I 16 comuni della Garfagnana furono insigniti il 13 ottobre 2009 della Medaglia d’Oro al Merito Civile con la seguente motivazione: «Durante il secondo conflitto mondiale, il territorio della Garfagnana a ridosso della linea Gotica subì continui rastrellamenti ed atroci rappresaglie che causarono centinaia di vittime civili e militari, mentre i ripetuti bombardamenti provocarono ulteriori morti e distruzioni in quasi tutti i centri abitati. La popolazione, pur stremata da stenti e privazioni e colpita da spietati eccidi, seppe affrontare con generosa solidarietà e coraggio civile gli eventi bellici a difesa della dignità umana e della fede nei più alti ideali di libertà. Ammirevole esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio. 1943/45 - Garfagnana (Lucca)»

Strada Provinciale 72 del Passo delle Radici, 55033